Wastly è una piattaforma tecnologica pensata per tutti gli operatori dell’economia circolare, dalle aziende produttrici ai raccoglitori, ai trasportatori e agli intermediari fino agli impianti di recupero e smaltimento, gli impianti di riciclo, le municipalità e i cittadini.
Consente di trovare non solo i contatti di tutti i soggetti coinvolti ma anche di verificare le autorizzazioni degli impianti di recupero e/o di smaltimento e l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Nata come startup innovativa nata nel 2015 grazie al supporto di investitori privati, nel 2016 si è aggiudicata il voucher startup da €50k di Sardegna Ricerche.
La Wastly SRL è una startup innovativa nata nel 2015. Società giovane e in crescita costante, è specializzata nella realizzazione di soluzioni tecnologiche altamente innovative rivolte alle aziende che operano nel settore green, in particolar modo a tutte quelle aziende che entrano nel ciclo virtuoso della circular economy.
Wastly è in grado di attivare una vasta rete di ingegneri ambientali, consulenti dell’informazione e sviluppatori: grazie a un team esperto e consolidato, si impegna nella creazione e nella conservazione di solidi rapporti con i clienti puntando sempre all’eccellenza, dalla proposta di servizi e soluzioni alle attività di assistenza e supporto clienti.
Wastly nasce in un momento storico in cui l’Europa mira a sviluppare politiche volte a un’economia più circolare, in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. In questo contesto Wastly ha sviluppato uno strumento in grado di agevolare e di trasformare l’economia e generare nuovi vantaggi competitivi sostenibili.
Nonostante la norma obblighi le aziende a una verifica reciproca, nel 75% dei casi questo passaggio viene trascurato, aumentando di oltre il 50% il rischio di incorrere in un reato penale. Tutte queste implicazioni normative, le oggettive difficoltà delle aziende del settore a trovare i rispettivi contatti, la necessità di valorizzare i propri scarti, unita alla sempre più crescente domanda di materie prime secondarie, hanno contribuito a consolidare l’urgenza di una piattaforma come Wastly, in cui gli utenti svolgano un ruolo attivo.
In questo contesto Wastly ha sviluppato uno strumento in grado di agevolare e di trasformare l’economia e generare nuovi vantaggi competitivi sostenibili.
Wastly è nata con un Team di tre persone. Grazie al loro impegno a livello personale e professionale hanno raggiunto tanti risultati, guarda nel dettaglio la loro storia.
Wastly nasce da una lunga esperienza maturata dai componenti del team in ambito rifiuti e riciclo, da una parte, e in ambito digitale, dall’altra. Le dinamiche consolidate nel settore dei rifiuti, dovute a iter burocratici prolissi che richiedono notevoli competenze, rischiano molto spesso di mettere in difficoltà sia le aziende che gli Enti che vi si rivolgono per la gestione integrata dei propri rifiuti.
Già nel 2014 l’azienda, supportata anche dai primi indirizzi dell’Europa verso Rifiuti Zero, ha basato il proprio piano di sviluppo sulla convinzione che da lì a sei anni il mercato si sarebbe sviluppato intorno al nuovo concetto di Economia Circolare e che la maggior parte delle aziende europee avrebbe avuto moltissime difficoltà di intercomunicazione, fino ad arrivare a sentire la necessità di “trovarsi” utilizzando un linguaggio comune. Da qui l’idea di realizzare un nuovo modo di far incontrare domanda e offerta garantendo qualità nei contatti e velocità nel reperirli.
La mission di Wastly è quindi quella di creare un network i cui unici attori in gioco siano solo ed esclusivamente le aziende VERIFICATE, ossia quelle autorizzate a operare nel settore dei rifiuti grazie alla verifica delle autorizzazioni gestita dallo staff tecnico in fase di registrazione delle aziende stesse. In questo modo le aziende possono risparmiare tempo e denaro.
L’intento non è quello di creare un database inerte ma di avere un network dinamico, con utenti attivi che aderiscano al sistema mettendo a disposizione le proprie autorizzazioni e le informazioni della propria azienda con la massima trasparenza, al fine di velocizzare e agevolare il processo di commercializzazione e chiusura delle filiere per il recupero di materia e la circolazione dei rifiuti e delle MPS in maniera veloce e soprattutto trasparente.